La rivoluzione di Invincible | CULTURA POP
Nel 2021 la serie animata di Invincible cambia per sempre il mondo dei supereroi e dimostra di poter rivaleggiare con i prodotti Marvel e DC Comics.
Facciamo un passo indietro.
Dal 2003 al 2018 Robert Kirkman (sceneggiatura) Cory Walker, Ryan Ottley (disegni) pubblicano per Image Comics un fumetto chiamato Invincible.
Gli albi seguono la vita di Mark Grayson (alias Invincible), 17enne statunitense figlio del supereroe Omni-Man, mentre scopre di avere gli stessi poteri del padre: volo, super resistenza, super forza e super velocità.
Dopo qualche mese dal suo debutto come supereroe, Mark scopre il tradimento del padre nei confronti dell’umanità ed è costretto a fermarlo con le buone e/o con le cattive.
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| Invincible Key Art | Fonte |
Su questo incipit Kirkman costruisce un intero universo fatto di eroi, poteri, cattivi e relazioni interpersonali. Invincible, prima di essere una storia di supereroi, è una storia di crescita e scoperta di sé stessi che parla al pubblico in modo schietto e diretto. Si nota, tanto nel fumetto quanto nella serie (che adatta fedelmente il fumetto), la volontà di far parlare i personaggi senza la pomposità tipica dei prodotti Marvel e DC. Pane al pane, vino al vino.
Ai tipici combattimenti all’ultimo sangue dove la violenza dilaga incontrastata, si alternano dialoghi profondi e credibili che danno tridimensionalità ai personaggi. Seguire le vicende di Mark Grayson diventa, per questi motivi, interessante e coinvolgente anche quando gli scontri scarseggiano per ragioni narrative. Basarsi solo e soltanto sulla violenza estrema delle battaglie avrebbe svuotato la serie di personalità, rendendola una banale sequenza di cazzotti.
L’opera si pone sia come perfetto punto di partenza per chi non conosce il genere, sia come “ventata di aria fresca” di chi vive di pane e comics. L’universo costruito da Kirkman, oltre a essere coinvolgente e ben scritto, e oltre a esplorare con sapienza i propri personaggi, si pone a tratti come parodia delle testate Marvel e DC, regalando più di qualche soddisfazione agli appassionati (pur essendo godibile anche da chi appassionato non le è ancora).
Amazon, intravedendo il potenziale di Invincible, nel 2021 - con l’attenta supervisione dello stesso Kirkman - produce e pubblica su Prime Video la prima stagione dell’adattamento animato. Fino ad allora il fumetto era conosciuto dai cultori del genere, ma con la serie arriva - finalmente - anche al grande pubblico. Invincible diventa un vero fenomeno di massa, con tanto di videogioco in uscita nel 2026. Ad oggi sono state rilasciate tre stagioni della serie e probabilmente ne serviranno altrettante per completare l’opera. La qualità non è mai calata di una virgola, a riprova non solo della bontà del materiale originale, ma anche della cura che sta venendo riposta nell’adattamento.
La rivoluzione di Invincible è stata dimostrare come con una direzione univoca e coraggiosa si possa raccontare ancora oggi una storia di supereroi senza cadere nel già visto e, dunque, nel dimenticatoio: non esistono solo Spiderman, Batman e Superman; un autore, con la giusta libertà artistica, può ergersi ad alternativa credibile al dominio delle testate storiche.
“You might as well give up. I'm...” - Invincible 2021

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